Candida vaginale: cos’è, sintomi e cura
Da Monica
Dicembre 05, 2023
Prendersi cura del proprio benessere intimo è fondamentale per tutte le donne. Ciò vuol dire, per esempio, fare attenzione ai sintomi che possono far pensare all’insorgenza di problematiche come la candida vaginale.
Quando si utilizza questa espressione, non è il caso di spaventarsi: si tratta di una criticità che può essere gestita grazie ad antinfiammatori e farmaci ginecologici in vendita online (si tratta di medicinali che non richiedono, per l’acquisto, la prescrizione medica, ma che andrebbero comunque assunti solo dopo aver consultato il proprio curante di riferimento).
Detto questo, per comprendere meglio a cosa si va incontro quando si ha a che fare con la candida, vediamo assieme cos’è, quali sono i sintomi e quali, invece, le altre opzioni di cura.
Candida vaginale: di cosa si tratta?
La candida vaginale è un’infezione di origine fungina. La sua causa è una proliferazione incontrollata, nell’ambiente vaginale, del fungo noto con il nome di Candida albicans.
A favorirla, possono contribuire diversi fattori. In questo novero va citato l’abuso di antibiotici, ma anche la gravidanza e i quadri di immunodeficienza. Anche la scarsa igiene intima può influire, motivo in più per prevenire utilizzando detergenti intimi adatti alla fase della vita, fertile o meno, che si sta attraversando.
L’insorgenza di candida è più frequente tra chi ha a che fare con patologie croniche come il diabete.
Per amor di precisione, è il caso di sottolineare che, di base, la Candida albicans è un fungo innocuo per l’essere umano. Grazie ai batteri non patogeni presenti nell’organismo, il nostro corpo è in grado di prevenirne la proliferazione eccessiva.
Quando il sistema immunitario non è in grado di rispondere in maniera efficace ed efficiente, si ha a che fare, come già detto, con quadri di proliferazione non più sotto controllo.
La situazione appena descritta, ossia l’inizio di un processo di proliferazione eccessiva che prende il via nel momento in cui l’organismo sta vivendo un momento di difficoltà, è il motivo per cui la Candida albicans può essere inclusa nella categoria dei funghi opportunisti.
Tra gli altri, è possibile citare il Malassezia furfur e il Talaromyces marneffei.
Sintomi
Parliamo ora dei sintomi della Candida albicans. Tra i principali, troviamo l’insorgenza di una fastidiosa sensazione di prurito a livello della vulva. Questo sintomo è spesso accompagnato da dolore.
Inoltre, si può avere a che fare con la problematica della dispareunia, termine scientifico per indicare il dolore durante i rapporti sessuali.
Dolore e bruciore durante la minzione rappresentano altri segnali ai quali fare attenzione e che possono rappresentare dei sintomi della candida vaginale.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei segnali che devono far pensare alla problematica a cui è dedicato questo articolo.
Degne di nota sono anche le perdite vaginali di liquido bianco, che può essere sia denso, sia particolarmente acquoso.
Nei casi in cui, accanto alla proliferazione incontrollata del fungo, si ha a che fare anche con un quadro infiammatorio, tra i sintomi che compaiono è possibile menzionare l’arrossamento della vulva, l’insorgenza di ragadi vaginali e la presenza, estremamente rara, di piaghe cutanee associate a dolore.
La candida vaginale non è un’evenienza che deve destare allarme. Nonostante questo, è comunque necessario intervenire non appena si notano i sintomi. Il rischio, frequente nelle donne immunodepresse, è l’insorgenza di complicanze come il passaggio del fungo nel circolo ematico.
Come si cura?
La candidosi vaginale si cura con farmaci antimicotici, che possono essere sotto forma di crema, ma anche in compresse a uso orale o vaginale.
In caso di insorgenza della candidosi vaginale in gravidanza, il gold standard prevede la somministrazione, alla gestante, di compresse a uso vaginale. I principi attivi prescritti con maggior frequenza dai ginecologi sono il clotrimazolo e la nistatina.
A prescindere dallo stato di gravidanza, per tutta la durata della terapia è importante astenersi dai rapporti sessuali.
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Monica
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